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Cinque Terre

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Per secoli i sentieri delle Cinque Terre sono stati l’unico collegamento tra un paese e l’altro e tra questi e l’entroterra. Oggi la rete che si sviluppa per oltre 120 chilometri consente di apprezzare e visitare tutto il territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre, attraverso sentieri dalle diverse tipologie.
 
Tra gli itinerari consigliati all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre ve ne consigliamo due: l’ “Itinerario dei vigneti terrazzati” e l’ “Itinerario insediamenti Antichi”.
 
Itinerario dei vigneti terrazzati
Il percorso prende il via dal sentiero della Beccara, 531 Riomaggiore – Manarola, uno dei più “pensili” delle Cinque Terre.
I paesi di Riomaggiore e Manarola, prima della costruzione della ferrovia Genova – La Spezia, intorno al 1870, e fino alla costruzione della Via dell’Amore avvenuta nel 1926-28, erano collegate da questo sentiero.
Il percorso prende avvio dalla stazione ferroviaria da cui, salendo per Via Telemaco Signorini giunge all’incrocio sulla sinistra con Via Tracastello che conduce nella valle del canale Rio Finale.
 
Itinerario insediamenti Antichi
Per giungere dalla stazione ferroviaria di Riomaggiore si sale lungo la via principale fino alla parte alta del paese denominata “Lavaccio” dove ha sede un punto informazione del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Il sentiero corre inizialmente tra muri a secco con coltivi e orti, affiancato dal rio lungo tutto il suo tratto fra ontani e sambuchi neri.
Giunti nei pressi di un vecchio mulino riadattato ad abitazione sulla greto del corso d’acqua, si sale la scalinata in pietra da cui si scorge verso l’alto il monte Verrugoli.
Dopo un breve tratto caratterizzato da fitti strati delle Arenarie Zonate di Riomaggiore il sentiero attraversa le arenarie del Macigno di cui si vede un gigantesco masso in uno spiazzo nel quale era situata una piccola cava utilizzata per la costruzione delle case e dei “cian”, i terreni terrazzati da muri a secco.
Tra le fessure dei muri a secco si trova la Selaginella denticulata, una piccola felcetta, un fossile vivente simile alla sua antenata di 200 milioni di anni fa.
Tra vigne e coltivi in parte abbandonati e riguadagnati dalla macchia mediterranea ad erica arborea, si arriva alla strada provinciale 370 delle Cinque Terre: una volta attraversata, a sinistra dell’attacco del sentiero SVA, si vede un piccolo ponticello simile a quelli che caratterizzavano Riomaggiore prima della copertura del torrente.
Il castagno comincia a comparire, nonostante la bassa quota, segno di come la sua presenza fosse un importante elemento dell’economia contadina. Oltrepassata un’edicola votiva si prosegue in falsopiano tra coltivi abbandonati ricolonizzati dal bosco. L’ultimo tratto procede in piano nei pressi di piccoli fabbricati rurali fino a giungere al Piazzale del Santuario della Madonna di Montenero.*
Dall’ampio piazzale a prato che circonda il Santuario si gode un notevole panorama su tutto il golfo delle Cinque Terre fino a Punta Mesco, mentre a Levante si possono scorgere le coste di Tramonti con lo scoglio Ferale, le Isole Palmaria e Tino sullo sfondo.

Foto: flickr.com/photos/evocateur/